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Le figlie di Maria Ausiliatrice
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Una Memoria che si fa storia
Don Bosco ha maturato la scelta di fondare una Congregazione religiosa femminile per l’educazione delle giovani in attenzione alle sollecitazioni del suo contesto, dalla constatazione dello stato di abbandono e povertà in cui si trovavano molte ragazze; dal contatto con vari Istituti femminili; dalla conferma del Papa Pio IX che lo incoraggiò in questa scelta; da ripetuti “sogni” e fatti straordinari da lui stesso raccontati; dalla profondità della sua devozione mariana: “Abbine cura: sono mie figlie” (Istituto FMA, Cronistoria, vol 1 p.25, Ed. Italiana).
Mentre egli maturava questo progetto, a Mornese (Alessandria), Maria Domenica Mazzarello, membro dell’Associazione delle Figlie dell’Immacolata, animava un gruppo di giovani donne che si dedicavano alle ragazze del paese, con lo scopo di insegnare loro a rendersi abili nel cucito, e soprattutto, per orientarle ad essere buone cristiane e oneste cittadine.
Due sogni si trovavano così a convergere in un identico ideale: far nascere anche per le ragazze e le giovani una Famiglia religiosa analoga a quella dei Salesiani: un nuovo carisma educativo nella Chiesa. Per la fondazione, Don Bosco scelse il gruppo delle Figlie dell’Immacolata di Mornese. Maria Domenica Mazzarello fu Cofondatrice nel dare forma e sviluppo alla nuova Istituzione.
Il 5 agosto 1872 a Mornese il primo gruppo di 11 giovani emette la Prima Professione per essere nella Chiesa e nella società religiose educatrici delle giovani soprattutto dei ceti popolari. Guidate dalla sapienza formativa di Madre Mazzarello, le FMA coniugano con creatività il Sistema Preventivo di Don Bosco con le risorse femminili e con le esigenze dell’educazione della donna e dell’infanzia, con un’attiva presenza nell’ambito della scuola e della catechesi.
Ottenuta l’approvazione diocesana delle Costituzioni dal Vescovo di Acqui, il 23 gennaio 1876, le FMA spinte dall’ardore missionario cominciano ad uscire da Mornese per raggiungere nel 1877 l’Uruguay e poi l’Argentina. Da allora l’Istituto si diffonde sempre più in Italia, in Europa e in America. La missione si attua in una pluralità di ambienti educativi aperti alla multiculturalità e all’interreligiosità con una particolare attenzione alle bambine, ragazze e donne. Oggi in tutto il mondo si cerca di mantenere vivo lo slancio missionario delle origini, “elemento essenziale dell’identità dell’Istituto” con vigile attenzione alle nuove esigenze dei tempi, delle Chiese particolari e di tutti i giovani, ragazzi e ragazze.
Siamo dunque una Famiglia Religiosa nata dal cuore di San Giovanni Bosco e dalla fedeltà creativa di Santa Maria Domenica Mazzarello.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice, consacrate a Dio per servire Gesù Cristo in comunità, dedicano la loro vita all’ educazione umana, cristiana e salesiana dei giovani. Don Bosco ha scelto per loro Maria, l’Ausiliatrice, che ha saputo incarnare e vivere la pedagogia del prendersi cura, che rende concreta la loro passione educativa per i giovani e le rende donne generative di vita nel cuore della Contemporaneità.
Nel mondo sono conosciute anche come Suore Salesiane e Salesiane di Don Bosco.
VISIONE CARISMATICA
La dimensione missionaria è elemento essenziale dell’Identità dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e si esprime, nella contemporaneità, nella scelta dell’Edu-comunicazione per vivere il Sistema Preventivo, alla luce della visione antropologica cristiana, come chiamata di Dio e fedeltà al carisma salesiano nello stile del “Da mihi animas cetera tolle” e del “A te le affido”.
Animate dal carisma salesiano con i tratti specifici dello “spirito di Mornese”, le FMA hanno come finalità della loro opera la crescita integrale delle persone, l’accompagnamento dei giovani nel loro cammino di maturazione del progetto di vita, la formazione alla fede e l’educazione ad una cittadinanza attiva, alla gratuità e alla solidarietà, nello stile del Sistema Preventivo di Don Bosco.
L’educazione della giovane donna è una scelta prioritaria delle FMA che si declina nei vari Paesi con interventi diversificati: formazione culturale ed evangelizzazione, inserimento nel mondo del lavoro, promozione di cooperative femminili nelle missioni, recupero delle ragazze vittime della prostituzione, del traffico delle persone, orientandole a lottare per la propria dignità e per l’elaborazione di una cultura ispirata all’umanesimo cristiano.
Tra le opere delle FMA vi sono: l’Oratorio-Centro giovanile, Scuole e Centri di formazione professionali, Istituzioni di Studi Superiori, opere per bambine/i, adolescenti, giovani in situazione di disagio, Centri di Spiritualità, Centri di Promozione della Donna, l’Associazione di Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo (VIDES), l’Ufficio dei Diritti Umani (IIMA – Svizzera).
Queste opere sono animate da Comunità Educanti FMA mosse dall’ardore del “Da mihi animas cetera tolle “con la sensibilità femminile, ispirata al carisma dell’Istituto, aperto alla collaborazione con le famiglie, con le Istituzioni, con laici e laiche che con loro condividono la stessa missione. In sintonia con il cuore dei giovani, si mettono in ascolto per discernere “altri luoghi” dove vivere la logica evangelica del dono e della fraternità; si lasciano interpellare da tutte le periferie umane, con particolare attenzione alla situazione dei giovani e delle giovani donne; dalla mobilità umana, dalla cura della casa comune, dagli ambienti digitali, dalla ricerca di una pace giusta e sicura.
Le Comunità Educanti dai molti volti, «fondate sulla presenza di Cristo Risorto e nutrita di lui, Parola e Pane», vivono la missione condivisa che è partecipazione allo stesso carisma come dono dello Spirito Santo per il presente e per il futuro in cui i laici sono parte «attiva, cosciente e responsabile della missione della Chiesa» (Esortazione apostolica post-sinodale Christifideles Laici, 1988, n. 3).
Nell’attuale contesto mondiale sentono forte l’appello ad essere una presenza profetica, segno di unità e di inclusione, nell’impegno evangelico di trasformazione sociale e culturale, per promuovere la vita e costruire un mondo più umano e aperto al Vangelo.
Le FMA conoscono fino ad oggi un notevole sviluppo geografico che le orienta a dare risposte ai bisogni educativi emergenti nei cinque continenti, con una varietà di opere educative e promozionali sorte dalla creatività e dall’audacia apostolica delle FMA. Dovunque esse rispondono alle inedite povertà dei bambini/e, delle giovani donne, delle famiglie, dei migranti. In questo modo l’Istituto continua a sperimentare nuove forme di vitalità carismatica, anche grazie alla valorizzazione della vocazione laicale delle Exallieve/i e dei Salesiani Cooperatori con cui condivide la missione educativa.
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